Quando vieni ferito da qualcuno o pensi di aver subito un’ingiustizia, ti capita o ti è capitato di volerti vendicare? Pensi che la vendetta sia la strada migliore per liberarsi del dolore e della rabbia provati?
Anche se l’idea della vendetta può sembrare allettante e soddisfacente, in realtà, la vendetta e fantasticare su questa non è mai la soluzione migliore.
Speriamo che la vendetta sia la soluzione che ci aiuti a sentirci meglio, ma in realtà, cercando di ferire un altro, feriamo solo noi stessi, rimanendo bloccati in questi pensieri di vendetta intrisi di dolore e di rabbia
Perché cercare vendetta non è così bello come potresti pensare?
Gli svantaggi della vendetta
Per prima cosa, la vendetta può sembrare un percorso verso la libertà, ma in realtà è una trappola.
Pensare alla vendetta vuol dire convivere con la rabbia e questo restringe le tue percezioni e compromette il tuo giudizio: riempi la tua testa con pensieri di vendetta, quindi con rabbia e dolore, e non ti rimane altro spazio per pensieri di altro tipo.
In pratica, i pensieri di vendetta ti derubano della tua felicità.
La vendetta può far sì che le persone abbandonino i loro obiettivi e concentrino la loro attenzione sul dolore del passato.
Se provi forti sentimenti di vendetta verso qualcuno nella tua vita e lasci che quelle emozioni ti governino, in realtà, non stai davvero vivendo al massimo del tuo potenziale: rimanere ancorati al dolore e alla rabbia non aiuta ad andare avanti, anzi, ti blocca nel passato e ti porta ad agire in modi che possono distruggere la tua vita attuale, allontanando le persone che ti amano.
Infatti, se metti poi in pratica i tuoi pensieri di vendetta, probabilmente ti arriveranno altri risultati negativi, ad esempio sotto forma di ritorsione o azioni legali intraprese contro di te. E questo non è solo pericoloso, ma ti attanaglia ulteriormente in un legame di negatività con un “aggressore” passato.
Quindi, tutti i percorsi di vendetta possono o meno portare alla giustizia, ma sicuramente prolungheranno il tuo dolore e la tua sofferenza.
Ma come si fa a superare il pensiero della vendetta quando non c’è giustizia apparente?
Strategie per liberarti dalla rabbia
Credo che tu abbia tutto il diritto di essere arrabbiato. Ti meriti assolutamente giustizia per qualcosa che era molto sbagliato e ingiusto. Allo stesso tempo, credo anche che tu abbia tutto il diritto di essere felice e libero dal passato che ti ha causato e ti causa così tanto dolore.
Ogni volta che pensi alla vendetta continui ad immergerti negli orrori del passato.
Ma allora come posso ottenere giustizia, ma smettere di stare male?
1. Abbracciare l’idea di una “giustizia poetica”
La risposta risiede nell’accogliere una forma più alta di giustizia, una “giustizia poetica” e nell’essere pronti a liberarsi dell’intero dramma del dolore.
“Giustizia poetica” significa abbracciare l’idea che, in qualche modo, da qualche parte, in qualche mondo, a coloro che ci hanno fatto del male e che agiscono in modi terribili arriveranno naturalmente delle conseguenze per i loro comportamenti.
Gli autori del o dei misfatti si creeranno le proprie conseguenze da soli. Quindi puoi riporre il coltello e dirti che non è più un tuo problema. Quello che succede a chi ti ha fatto del male è un suo problema. Non tuo.
Se quelli che ti hanno offeso si sentono in colpa, perché sanno che quello che hanno fatto era sbagliato, allora la loro stessa colpa avrà il sopravvento e provocherà il caos su di loro. Se non si sentono in colpa e continuano ad agire in modi orribili, alla fine ci saranno delle conseguenze, se non in questo mondo forse ci sarà una giustizia spirituale, o karma, ed i loro comportamenti si rivolteranno contro di loro.
In qualche modo la giustizia troverà un modo. Non devi fare nulla e giustizia sarà fatta.
2. Accettare che il passato non si può cambiare
Il passo successivo è quello di essere stufi di essere arrabbiati, e questo si verifica quando ti rendi conto che la rabbia e l’idea di vendetta stanno occupando troppo spazio nella tua testa e nella tua preziosa vita.
L’obiettivo è disimpegnarsi.
Non possiamo annullare il passato e nemmeno cambiarlo. Anche se lo desideriamo con tutti noi stessi, non possiamo. Ed è fondamentale accettare che questa è la realtà. È un processo doloroso e potrebbero volerci molte lacrime di dolore, ma alla fine è importante arrivare all’accettazione: riconoscere e convalidare che è successo.
Ma non deve significare di più. Non devi dare al passato il potere di controllarti o definire te o il tuo futuro. Quindi puoi e devi spostare la tua attenzione dal rivivere il passato ed iniziare a guardare avanti.
Per capire meglio: immagina di guidare la tua auto e di essere concentrato sullo specchietto retrovisore. Se la tua attenzione è tutta concentrata su quello che succede dietro di te, quanto bene sei in grado di andare avanti? Probabilmente non molto bene.
Ecco, questo è, più o meno, quello che fai quando pensi all’ingiustizia subita: ti stai concentrando sul passato. Per poter andare avanti, devi spostare la tua attenzione davanti a te, su ciò che ti aspetta.
Non si tratta di essere passivi, tutt’altro, ma di svincolarsi dall’intensa connessione con l’ingiustizia. Si tratta di riconoscere che quello che è successo è stato molto sbagliato, e poi permetterti di lasciar andare i pensieri sul passato e rilasciare il desiderio di vendetta.
Smettere di essere arrabbiati è una scelta potente
La vendetta è ingannevole. All’inizio può sembrare soddisfacente e darti un senso di potere. Ma in realtà, ti richiede un consumo di tensione incredibilmente alto. Se ti senti esausto, svuotato e forse depresso, potrebbe essere in parte dovuto al fatto che mantenere attivi quei pensieri sul passato richiede molta energia.
Decidere di smettere di essere arrabbiato, di smettere di continuare ad intrattenerti in pensieri negativi è una scelta potente.
Immagina di staccare la spina dai pensieri negativi sul passato. Tutta quell’energia è ora disponibile per te. Hai il potere di fare delle scelte da questo giorno in poi, di andare avanti nel modo desiderato. Immagina la tranquillità di non pensare al passato. Quando la rabbia non è più in primo piano nella tua mente, hai spazio per pensare a cosa vorresti creare nella tua vita.
Cosa potrebbe essere per te appagante e soddisfacente? Cosa ti potrebbe dare gioia? Se non lo sai, allora forse è da qui che puoi iniziare a concentrare i tuoi pensieri.
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I pensieri di vendetta possono sembrare un percorso verso la giustizia e la libertà, ma in realtà prolungano il dolore e la sofferenza. Lasciare andare questi pensieri è una scelta per essere più liberi e potenti nella propria vita.
“Prima di intraprendere un viaggio di vendetta, scava due tombe” (Confucio). Cercando di ferire un altro, feriamo solo noi stessi.