Quando eri più giovane eri un “bravo ragazzo”? Non ti sei mai messo davvero nei guai e tutti i tuoi insegnanti ti amavano? Rispondevi alle domande quando dovevi (sempre con una mano alzata) e stavi tranquillo quando capivi che era quello che gli altri volevano?
E da adulto cerchi di evitare di litigare con il tuo partner perché non vuoi che sia arrabbiato con te? Cedi alle richieste di tua madre, o di qualche tuo amico, anche se sai che ti stravolgeranno la giornata? Dici di sì a tutte le cose al lavoro in modo che nessuno abbia una scusa per dire qualcosa di negativo su di te?
Ecco, se a molte di queste domande hai risposto affermativamente, allora con buona probabilità sei un “People Pleaser”, ovvero una persona che ha molta difficoltà a mettere dei confini con gli altri.
Perché può essere difficile stabilire i propri confini personali con gli altri?
Spesso siamo accondiscendenti con gli altri, non solo perché siamo delle “brave persone” (vorrei davvero che fosse quella la ragione), ma perché proviamo senso di colpa o timore di offendere l’altra persona.
Abbiamo paura che l’altro si arrabbi con noi, ci spaventano i conflitti e temiamo di perdere le persone se non siamo d’accordo con loro, abbiamo timore del rifiuto, oppure riteniamo che i sentimenti ed i bisogni degli altri siano più importanti dei nostri.
E così finiamo per accettare situazioni che non ci piacciono o che non ci fanno sentire liberi e a nostro agio.
8 segnali che potresti avere problemi ad impostare e mantenere i tuoi confini personali:
- Odi deludere le altre persone. Ciò significa che spesso assecondi i piani degli altri e dici di sì a cose che di solito non sceglieresti di fare e che forse non vorresti fare.
- Senti che le altre persone dipendono da te. Ti preoccupi se si stanno divertendo e se si sentono bene. Fai di tutto per assicurarti che sia così. Ciò significa che ti senti in colpa e ansioso abbastanza regolarmente. Non puoi mai sentirti a tuo agio perché ci sarà sempre una persona sconvolta o un incendio da spegnere. E devi essere tu a farlo.
- Sei costantemente stanco e non sai nemmeno perché. Questo perché consumi tutta la tua energia occupandoti costantemente dei bisogni di tutti gli altri, mettendo i tuoi bisogni in secondo piano.
- Pensi che gli altri si approfittino di te. Sei abbastanza sicuro che non è quello che hai accettato, ma preferisci non dire nulla. A volte ti chiedi se sei manipolato da coloro che ti sono più vicini.
- Sei infastidito… tutto il tempo. Di solito, non fai mai davvero le cose che vuoi fare e di solito vai d’accordo con gli altri. Il che porta al risentimento verso gli altri e le loro scelte.
- Nel profondo del tuo cuore, pensi che nessuno ti rispetti.
- È difficile per te prendere decisioni in base a ciò che vuoi perché pensi sempre a ciò che vogliono tutti gli altri. Quando devi davvero decidere da solo, è estenuante.
- Non sei sicuro di chi sei, di cosa ti piace o cosa conta per te. Ti può sembrare di avere una crisi di identità. Cosa ti piace o non ti piace? Come ci si sente a prendere una decisione in base a ciò che vuoifare piuttosto che a ciò che pensi che gli altri vogliano che tu faccia?
Come impostare limiti sani
Ti sei identificato con alcuni degli 8 punti precedenti? Se è così, ecco tre passaggi per impostare limiti sani:
Facciamo un esempio. Giulia deve andare a prendere i suoi figli a scuola alle 3:45. Lascia il lavoro ogni giorno alle 3:15 ed esce da lavoro a quell’ora da quando ha iniziato a lavorare in quell’azienda quattro anni fa. Il suo capo è stato davvero di supporto e le ha fatto sapere che era disponibile a darle un orario flessibile. Ma nelle ultime due settimane in azienda le hanno programmato un paio di riunioni a settimana alle 3:30.
Passaggio 1: ascolta come ti senti ed identifica i tuoi confini.
Quali sono i tuoi bisogni? Perché non ti senti a tuo agio?
Mi sento frustrata e abbattuta perché non posso partecipare a quelle riunioni. Il lavoro è importante per me, ma lo sono altrettanto e di più i miei figli. Che rabbia dover scegliere se non partecipare alle riunioni o fare i sarti mortali per trovare qualcuno che vada a prendere i miei figli a scuola.
Le emozioni ci danno informazioni su quello che sta avvenendo e possono essere un campanello d’allarme che qualcosa non va. Rabbia, delusione, frustrazione, paura, abbattimento: se ci sono, vanno ascoltate per cercare di capire da cosa derivano e per poter, di conseguenza, identificare e riconoscere i nostri bisogni.
Passaggio 2: indica chiaramente i tuoi confini in modo che l’altra persona possa capire cosa provi e di cosa hai bisogno.
Volevo solo ricordarti che devo partire ogni giorno alle 3:15 per andare a prendere i miei bambini e non potrò presenziare alle riunioni programmate dopo tale orario.
Dopo aver preso contatto con i tuoi bisogni è importante stabilire quali sono le regole e le condizioni da porre agli altri per sentirti a tuo agio: quali sono i tuoi bisogni, cosa ti crea disagio, come vuoi essere trattato, quali sono i valori e gli obiettivi personali a cui non vuoi rinunciare, ecc.
Passaggio 3: fornisci i dettagli e definisci cosa succede se non vengono rispettati i tuoi paletti.
Amo lavorare qui e sono così grata che mi avete permesso di avere questo orario flessibile. Se è cambiato qualcosa ora però, per favore, fatemelo sapere perché purtroppo dovrei cercare una posizione diversa.
Entra nell’ottica che se non metti dei paletti, se non rendi chiari e ben visibili i tuoi confini, non è automatico che gli altri li rispetteranno. È un tuo diritto/dovere farlo.
Inoltre non sei responsabile della reazione dell’altra persona: l’altro ha il diritto a non essere contento o soddisfatto o qualsiasi altra cosa del tuo limite, ma questo non è sufficiente ad annullare il tuo bisogno.
Se l’altra persona continua a non rispettare il tuo confine, sii te saldo nel rispettarlo, nel rispettarti.
Anche se stabilire dei limiti nella tua vita può essere incredibilmente difficile, in realtà, a lungo termine, ti dà più libertà.
Perché è importante stabilire i propri confini personali?
Saper mettere dei confini e dire dei sani e sacrosanti “no” è salutare: ti fa sicuramente arrabbiare meno con te stesso e con gli altri.
Mettere dei confini significa riconoscersi il diritto di avere alcuni bisogni, anche se a volte questi non coincidono con i desideri dell’altro. Significa imparare a distinguere ciò che vogliamo noi per noi stessi, da ciò che gli altri vogliono da noi.
Quindi stabilire e rendere chiari agli altri i propri confini personali è sinonimo di salute mentale: è fondamentale per portare avanti relazioni sane e soddisfacenti e vivere una vita serena.
Rendere ben chiari e visibili i propri confini personali ci permette di definirci, di stabilire quello che è o non è ammissibile per noi e quali sono i nostri valori: tutto questo è indispensabile per avere un buon rapporto personale con noi stessi e con gli altri.
Stabilire i propri confini personali ci fa sperimentare maggiore sicurezza in noi stessi, una maggiore integrità personale e una più solida consapevolezza del proprio valore. E anche il rapporto con gli altri ne beneficia: se non rispettiamo i nostri confini e permettiamo anche agli altri di farlo, sacrificando i nostri bisogni per soddisfare quelli degli altri, alla lunga inizieremo a sperimentare frustrazione, rabbia e risentimento, tutte emozioni che non giovano certo ai rapporti interpersonali.
Esplicitare i propri bisogni e i propri confini, invece, favorisce l’instaurarsi di un rapporto autentico, alla pari e basato sul rispetto reciproco.
Chiedi aiuto se serve
Il saper stabilire i propri confini è un’abilità che si apprende e si affina con l’esperienza. È un processo attraverso il quale si diventa gradualmente più capaci.
Quindi non rinunciare a mettere dei confini se inizialmente non ti riesce bene, e se lo trovi molto difficile puoi sempre chiedere aiuto: cerca un sostegno, contatta un professionista, psicologo-psicoterapeuta, formato e competente in grado di aiutarti.
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Essere in grado di stabilire i propri confini personali è salutare: è fondamentale per portare avanti relazioni sane e soddisfacenti e vivere una vita serena. Chi non lo fa spesso crede che i bisogni degli altri siano più importanti dei propri, ma così facendo è il primo a non rispettare se stesso e quindi, verosimilmente, a non essere rispettato dagli altri. Anche se stabilire dei confini può essere incredibilmente difficile, farlo crea a lungo termine più libertà personale ed è indispensabile per avere un buon rapporto personale con se stessi e con gli altri.