Non ti senti mai abbastanza bravo? Abbastanza “in gamba”? Valuti i successi ottenuti come “normali” o “sufficienti” e spesso pensi che i tuoi risultati non siano degni dell’attenzione, delle lodi e delle cure che stai ricevendo e che presto tutti scopriranno che in realtà sei una frode?
Se la risposta è affermativa, allora potresti soffrire di quella che viene chiamata la “sindrome dell’impostore”, ma non ti preoccupare, sei in buona compagnia!
Cosa è la sindrome dell’impostore?
Chi soffre della sindrome dell’impostore tende ad ignorare i propri talenti e le proprie capacità, specialmente quando si presenta una straordinaria opportunità. Quasi come avesse un diavoletto sulla spalla, che sussurra le cose peggiori su di lui e gli fa dubitare di ogni sua mossa.
Ad esempio, quando a Harry Potter venne detto che era un mago, la sua reazione immediata fu quella di credere che ci fosse un qualche tipo di errore, che lui non poteva essere magico o speciale in alcun modo.
La sindrome dell’impostore può causare notevoli difficoltà psicologiche, come vergogna , senso di colpa , depressione , ansia , stress e bassa autostima. E, forse la cosa peggiore di tutte, influisce sulla disponibilità, di chi si crede un impostore, a correre rischi o ad essere ottimista riguardo al futuro.
Come si presenta la sindrome dell’impostore?
La sindrome dell’impostore si presenta con uno schema in cui la persona che ne soffre, dubitando dei propri successi, nutre la paura cronica di essere scoperto come una frode totale perché pensa di non essere competente come sembra.
Ecco un esempio di come generalmente “funziona” la sindrome dell’impostore:
1) Ti viene offerta un’entusiasmante opportunità (ad esempio, sei appena stato assunto per un nuovo fantastico lavoro) ed inizi a sperimentare imbarazzo, paura di fallire e pensieri insicuri (“Sono solo stato fortunato”; “non sono abbastanza bravo”; “tutti si renderanno conto che sono una frode”; “sicuramente fallirò!”).
2) Questi pensieri ti portano ad una delle seguenti reazioni:
– prepararsi troppo per impressionare gli altri;
– procrastinare e farsi prendere dal panico per procrastinare;
– aumento dei comportamenti superstiziosi, come indossare o non indossare un particolare capo di abbigliamento a causa della convinzione che se lo fai nel modo sbagliato, fallirai;
– desiderio di fuggire o ritirarsi dalla situazione temuta o evitare chiunque ti ricordi la situazione specifica (evitare amici, mentori, colleghi di lavoro o insegnanti);
– la convinzione che tutti ti stiano valutando negativamente
– la convinzione che tutti gli altri non siano una frode e non si siano mai sentiti come una frode.
3) Reazioni di ansia fisica persistenti, come:
– aumento della frequenza cardiaca;
– respirazione superficiale;
– palmi sudati;
– tensione muscolare;
– difficoltà ad addormentarsi, frequenti risvegli notturni.
Le false credenze nella sindrome dell’impostore
Chi soffre della sindrome dell’impostore spesso non è consapevole che quello che sta sperimentando è, in realtà, un’esperienza comune che accade a molte persone, soprattutto persone intelligenti, di talento e di successo.
La sindrome dell’impostore, infatti, ti porta a credere che devi sempre essere perfetto, non commettere mai errori e che devi realizzare tutto da solo senza alcuna assistenza, supporto, tutoraggio o mentoring. Qualsiasi errore o supporto ricevuto potrebbe farti credere che non sei degno di lode e dei tuoi risultati.
Eppure tutti i supereroi, inclusi Superman, Wonder Woman, Black Panther e Batman, hanno bisogno di aiutanti per avere successo. Gli “aiutanti” non sono solo utili, ma sono anche necessari ed è irragionevole aspettarsi di poter fare tutto senza errori, battute d’arresto o senza alcuna assistenza.
Alcune persone credono che se non sono geni naturali, (se i talenti o le abilità non vengono naturalmente per loro), allora non sono veramente talentuosi o degni. Molte persone credono, erroneamente, che se avessero talento, non dovrebbero studiare o fare pratica, ma ogni individuo di talento, non solo deve fare tanta pratica, ma anche fare i conti con molteplici battute d’arresto lungo la strada. Anche i supereroi.
Infine, molte persone potrebbero vergognarsi di se stesse mentre lottano per destreggiarsi tra tutte le loro responsabilità ed impegni, credendo che dovrebbero essere in grado di completare facilmente tutti gli elementi della loro lista di cose da fare. La verità è che, a meno che tu non abbia il Time Turner di Hermione di Harry Potter, il TARDIS del dottore di Doctor Who, la DeLorean di Ritorno al futuro o un altro dispositivo per viaggiare nel tempo, dovresti infrangere le leggi della fisica per completare tutta la tua lista di cose da fare, mentre nel frattempo combatti con l’ansia, la depressione e l’insicurezza.
Chi soffre della sindrome dell’impostore parte dal presupposto che se fosse veramente talentuoso, intelligente e abbastanza bravo, dovrebbe:
- Non commettere mai errori
- Conoscere tutto ed essere un esperto completo
- Non dubitare mai di se stesso
- Non avere mai bisogno di aiuto, supporto o assistenza
- Avere successo in tutto ciò che fa.
Inoltre, chi soffre della sindrome dell’impostore, ogni volta riceve feedback o critiche negative, lo interpreta come prova del fatto di non essere abbastanza bravo. Al contrario, se riceve feedback positivi ed elogi, li ignora, pensando che l’altra persona, semplicemente, non conosce la storia completa e fraintende quanto sia veramente una frode.
Come affrontare la sindrome dell’impostore?
Chi si crede un impostore sperimenta ansia per il timore di realizzare prestazioni insoddisfacenti o di commettere errori eclatanti, o qualsiasi altro tipo di gaffe che, indubbiamente, metterà a nudo il suo essere una frode. E il solo immaginarsi questa possibilità di essere scoperto come impostore fa sperimentare vergogna e senso di colpa.
Tuttavia, gran parte della crescita nella vita, richiede di uscire dalla propria zona di comfort e assumersi rischi misurati. Parte di questa sfida è affrontare l’incertezza, intrinseca all’apprendimento, man mano che si acquisiscono esperienza, abilità e know-how e si perseguono e si assumono nuovi ruoli. Anche allora, sono spesso necessari uno sforzo e una pratica sostenuti per mantenere e affinare le attitudini.
Quando intraprendi un nuovo progetto, non aspettarti un successo immediato. Anzi, generalmente è il contrario: la maggior parte delle prime bozze di un lavoro non sono molto buone; perché il tuo primo tentativo dovrebbe essere perfetto? E mentre lavori, smetti di confrontarti inutilmente con gli altri. Non ti fa mai bene!
Ricorda: anche le altre persone, anche i non impostori, non sono più intelligenti o più sicure di te. Sono semplicemente in grado di riformulare i problemi in termini meno negativi, meno assoluti, come sfide, forse. Assorbono le critiche come suggerimenti su come possono cambiare in meglio. Credono, anche, che vada bene chiedere aiuto quando necessario.
Alla fine, se dubiti compulsivamente dei tuoi successi, può aiutare molto ricordare che questi sentimenti sono comuni. Tutti hanno un momento di dubbio, ogni tanto. Non è possibile vivere la vita senza incertezze e dubbi.
E non è una brutta cosa rendersi conto di non poter essere completamente sicuri di tutto: è normale continuare a imparare e crescere per tutta la vita. Mentre lo fai, imparerai anche come superare quei momenti senza compromettere la tua sicurezza ed efficacia.
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Se spesso ti chiedi: chi sono io per essere brillante, stupendo, talentuoso, favoloso? Prova a domandarti chi sei tu per non esserlo? E, soprattutto, prova ad imparare a sostituire, nel tuo vocabolario, “perfetto” con “sufficientemente buono”, ti sarà di grande aiuto.